Piano d’azione per il mercato unico
Piano d’azione per il mercato unico
Progetto elaborato dalla Commissione europea allo scopo di garantire una piena e regolare attuazione del mercato unico (v.) in vista dell’introduzione dell’euro (v.).
Il Piano d’azione per il mercato unico è stato redatto sulla base di una comunicazione resa dalla Commissione nell’ottobre 1996, intitolata “Ripercussioni ed efficacia del mercato unico”.
Pur nel riconoscimento dell’innegabile contributo apportato dal mercato unico in materia di crescita economica, lotta alla disoccupazione e concorrenza, il documento evidenziava infatti come le sue potenzialità non fossero state ancora sfruttate a pieno.
Sono stati pertanto stabiliti quattro principali obiettivi strategici:
— rafforzamento e semplificazione delle disposizioni legislative concernenti il mercato unico, sia al livello comunitario che nazionale. Per il raggiungimento di questo scopo sono previste una serie di azioni, che includono il potenziamento dei controlli sulla corretta applicazione delle norme comunitarie in materia di prodotti industriali, il miglioramento della normativa sul mercato unico nel settore degli appalti pubblici ed il collegamento fra mercato unico e politica ambientale;
— rimozione delle barriere settoriali che si frappongono all’integrazione dei mercati, con particolare riguardo ai mercati di servizi. In questo contesto si considerano necessari la semplificazione delle operazioni transfrontaliere per le imprese e il sostegno allo sviluppo del commercio elettronico (v.);
— eliminazione delle distorsioni ancora esistenti all’interno del mercato unico, soprattutto in campo fiscale. Ciò attraverso l’introduzione di un regime comune per le imposte sul valore aggiunto, fissate sulla base dell’origine dei beni e dei servizi e una nuova determinazione delle aliquote fiscali da applicare ai combustibili. Per una più coerente applicazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza, la Commissione si propone inoltre di favorire la semplificazione e l’adeguamento delle norme comunitarie antitrust, nonchè la ridefinizione degli indirizzi relativi alla concessione degli aiuti di Stato diretti alle Regioni;
— instaurazione di un mercato unico a servizio dei cittadini, il quale possa contribuire a garantire un livello più elevato di protezione nei settori sanitario e ambientale nonchè a promuovere le libertà individuali e ad aumentare il numero degli occupati in Europa. Fra gli interventi previsti per accrescere la dimensione sociale, la definitiva eliminazione dei controlli alle frontiere, il perfezionamento del diritto di soggiorno in altri Stati membri e l’istituzione di uno strumento che consenta ai cittadini europei di ottenere informazioni relative alle concrete opportunità che vengono loro offerte dal mercato unico.
Progetto elaborato dalla Commissione europea allo scopo di garantire una piena e regolare attuazione del mercato unico (v.) in vista dell’introduzione dell’euro (v.).
Il Piano d’azione per il mercato unico è stato redatto sulla base di una comunicazione resa dalla Commissione nell’ottobre 1996, intitolata “Ripercussioni ed efficacia del mercato unico”.
Pur nel riconoscimento dell’innegabile contributo apportato dal mercato unico in materia di crescita economica, lotta alla disoccupazione e concorrenza, il documento evidenziava infatti come le sue potenzialità non fossero state ancora sfruttate a pieno.
Sono stati pertanto stabiliti quattro principali obiettivi strategici:
— rafforzamento e semplificazione delle disposizioni legislative concernenti il mercato unico, sia al livello comunitario che nazionale. Per il raggiungimento di questo scopo sono previste una serie di azioni, che includono il potenziamento dei controlli sulla corretta applicazione delle norme comunitarie in materia di prodotti industriali, il miglioramento della normativa sul mercato unico nel settore degli appalti pubblici ed il collegamento fra mercato unico e politica ambientale;
— rimozione delle barriere settoriali che si frappongono all’integrazione dei mercati, con particolare riguardo ai mercati di servizi. In questo contesto si considerano necessari la semplificazione delle operazioni transfrontaliere per le imprese e il sostegno allo sviluppo del commercio elettronico (v.);
— eliminazione delle distorsioni ancora esistenti all’interno del mercato unico, soprattutto in campo fiscale. Ciò attraverso l’introduzione di un regime comune per le imposte sul valore aggiunto, fissate sulla base dell’origine dei beni e dei servizi e una nuova determinazione delle aliquote fiscali da applicare ai combustibili. Per una più coerente applicazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza, la Commissione si propone inoltre di favorire la semplificazione e l’adeguamento delle norme comunitarie antitrust, nonchè la ridefinizione degli indirizzi relativi alla concessione degli aiuti di Stato diretti alle Regioni;
— instaurazione di un mercato unico a servizio dei cittadini, il quale possa contribuire a garantire un livello più elevato di protezione nei settori sanitario e ambientale nonchè a promuovere le libertà individuali e ad aumentare il numero degli occupati in Europa. Fra gli interventi previsti per accrescere la dimensione sociale, la definitiva eliminazione dei controlli alle frontiere, il perfezionamento del diritto di soggiorno in altri Stati membri e l’istituzione di uno strumento che consenta ai cittadini europei di ottenere informazioni relative alle concrete opportunità che vengono loro offerte dal mercato unico.